Antisemitismo
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Il termine venne coniato nel diciannovesimo secolo in Germania, da parte del nazionalista Wilhelm Marr, come eufemismo di Judenhass («odio degli ebrei»): per etimologia si dovrebbe riferire a tutti i popoli Semiti (cioè quelli che parlano lingue appartenenti al gruppo semitico, inclusi l'arabo, l'ebraico, l'aramaico e l'amarico), ma in pratica è sempre stato riferito ai soli ebrei. | Il termine venne coniato nel diciannovesimo secolo in Germania, da parte del nazionalista Wilhelm Marr, come eufemismo di Judenhass («odio degli ebrei»): per etimologia si dovrebbe riferire a tutti i popoli Semiti (cioè quelli che parlano lingue appartenenti al gruppo semitico, inclusi l'arabo, l'ebraico, l'aramaico e l'amarico), ma in pratica è sempre stato riferito ai soli ebrei. | ||
Storicamente si possono individuare un antisemitismo di carattere religioso (antigiudaismo), espresso nel paganesimo, nel cristianesimo e nell'Islam, e un antisemitismo di carattere politico e razziale. (Timothy Ceragioli) | Storicamente si possono individuare un antisemitismo di carattere religioso (antigiudaismo), espresso nel paganesimo, nel cristianesimo e nell'Islam, e un antisemitismo di carattere politico e razziale. (Timothy Ceragioli) | ||
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Versione corrente delle 11:50, 12 feb 2007
Con la parola antisemitismo si indicano i pregiudizi e gli atteggiamenti persecutori nei confronti degli ebrei. Il termine venne coniato nel diciannovesimo secolo in Germania, da parte del nazionalista Wilhelm Marr, come eufemismo di Judenhass («odio degli ebrei»): per etimologia si dovrebbe riferire a tutti i popoli Semiti (cioè quelli che parlano lingue appartenenti al gruppo semitico, inclusi l'arabo, l'ebraico, l'aramaico e l'amarico), ma in pratica è sempre stato riferito ai soli ebrei. Storicamente si possono individuare un antisemitismo di carattere religioso (antigiudaismo), espresso nel paganesimo, nel cristianesimo e nell'Islam, e un antisemitismo di carattere politico e razziale. (Timothy Ceragioli)
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