Erinni
Da Wikiscuola.
(→Le Erinni) |
m (→Le Erinni) |
||
(2 revisioni intermedie non mostrate.) | |||
Riga 1: | Riga 1: | ||
==Le Erinni== | ==Le Erinni== | ||
- | Fanno parte delle divinità preolimpiche; sono le dèe della vendetta; generalmente sono tre ( | + | Fanno parte delle divinità preolimpiche; sono le dèe della vendetta; generalmente sono tre (Aletto, l'implacabile, Tisifone, colei che vendica l'omicidio, e Megera, l'invidiosa). |
- | Esse perseguitavano senza pietà chi aveva commesso un omicidio, soprattutto di un consanguineo; l'esempio più famoso è quello del matricida Oreste: dopo aver assassinato la madre Clitemnestra, per vendicare l'uccisione del padre Agamennone, egli viene perseguitato appunto dalle Erinni, sorte dal sangue della madre. Apollo lo salva, facendolo fuggire ad Atene, dove interviene Atena, che fonda l' | + | Esse perseguitavano senza pietà chi aveva commesso un omicidio, soprattutto di un consanguineo; l'esempio più famoso è quello del matricida Oreste: dopo aver assassinato la madre Clitemnestra, per vendicare l'uccisione del padre Agamennone, egli viene perseguitato appunto dalle Erinni, sorte dal sangue della madre. Apollo lo salva, facendolo fuggire ad Atene, dove interviene Atena, che fonda l'Areopago, il tribunale destinato ai processi di sangue. Di fronte ai giudici Oreste si difende, dicendo che egli ha agito per ordine di Apollo; alla fine, di fronte alla parità di voti, interviene Atena (la dea senza madre, perché nata dalla testa del padre) che dà il suo voto decisivo a favore di Oreste. Le Erinni, dopo la promessa di Atena che saranno venerate dagli Ateniesi, cessano di perseguitare Oreste e da Erinni diventano Eumenidi, cioè, benevole. |
- | Le vicende di Oreste sono raccontate nella trilogia di Eschilo, l' | + | Le vicende di Oreste sono raccontate nella trilogia di Eschilo, l'Orestea, l'unica trilogia tragica giunta fino a noi, in particolare, nelle Coefore, in cui si racconta il matricidio, e nelle Eumenidi, in cui c'è l'assoluzione finale di Oreste. la prima tragedia, l'Agamennone, racconta, invece, l'assassinio di Agamennone, al rientro da troia, ad opera di Clitemnestra e di Egisto. |
Sulle Eumenidi, vedi http://www.webalice.it/fporetti/articoli%20di%20Francesca%20Poretti.htm | Sulle Eumenidi, vedi http://www.webalice.it/fporetti/articoli%20di%20Francesca%20Poretti.htm |
Versione corrente delle 11:44, 29 nov 2010
Le Erinni
Fanno parte delle divinità preolimpiche; sono le dèe della vendetta; generalmente sono tre (Aletto, l'implacabile, Tisifone, colei che vendica l'omicidio, e Megera, l'invidiosa).
Esse perseguitavano senza pietà chi aveva commesso un omicidio, soprattutto di un consanguineo; l'esempio più famoso è quello del matricida Oreste: dopo aver assassinato la madre Clitemnestra, per vendicare l'uccisione del padre Agamennone, egli viene perseguitato appunto dalle Erinni, sorte dal sangue della madre. Apollo lo salva, facendolo fuggire ad Atene, dove interviene Atena, che fonda l'Areopago, il tribunale destinato ai processi di sangue. Di fronte ai giudici Oreste si difende, dicendo che egli ha agito per ordine di Apollo; alla fine, di fronte alla parità di voti, interviene Atena (la dea senza madre, perché nata dalla testa del padre) che dà il suo voto decisivo a favore di Oreste. Le Erinni, dopo la promessa di Atena che saranno venerate dagli Ateniesi, cessano di perseguitare Oreste e da Erinni diventano Eumenidi, cioè, benevole.
Le vicende di Oreste sono raccontate nella trilogia di Eschilo, l'Orestea, l'unica trilogia tragica giunta fino a noi, in particolare, nelle Coefore, in cui si racconta il matricidio, e nelle Eumenidi, in cui c'è l'assoluzione finale di Oreste. la prima tragedia, l'Agamennone, racconta, invece, l'assassinio di Agamennone, al rientro da troia, ad opera di Clitemnestra e di Egisto.
Sulle Eumenidi, vedi http://www.webalice.it/fporetti/articoli%20di%20Francesca%20Poretti.htm