Moto del pendolo

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Le oscillazioni di un pendolo, purché non troppo ampie, sono un fenomeno periodico molto regolare.   
Le oscillazioni di un pendolo, purché non troppo ampie, sono un fenomeno periodico molto regolare.   
Galileo Galilei (1564-1642), intuì la caratteristica essenziale dei moti pendolari nel 1583, probabilmente osservando l'oscillazione di un lampadario nel duomo di Pisa: la durata di quelle lente oscillazioni, che misurò con il battito del polso, rimaneva immutata, nonostante la loro ampiezza diminuisse sempre di più.  
Galileo Galilei (1564-1642), intuì la caratteristica essenziale dei moti pendolari nel 1583, probabilmente osservando l'oscillazione di un lampadario nel duomo di Pisa: la durata di quelle lente oscillazioni, che misurò con il battito del polso, rimaneva immutata, nonostante la loro ampiezza diminuisse sempre di più.  
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Gli esperimenti al riguardo, ripresi da lui in modo sistematico nel 1602, lo condussero a formulare il principio dell'isocronismo delle piccole oscillazioni del pendolo: se il pendolo viene spostato (al massimo) di qualche grado dalla verticale, l'oscillazione è indipendente dall'ampiezza. Galileo estese poi, in modo sbagliato, questo principio, a oscillazioni del pendolo di qualsiasi ampiezza.  
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Gli esperimenti al riguardo, ripresi da lui in modo sistematico nel 1602, lo condussero a formulare il principio dell'isocronismo delle piccole oscillazioni del pendolo: se il pendolo viene spostato (al massimo) di qualche grado dalla verticale, l'oscillazione è indipendente dall'ampiezza. Galileo estese poi, in modo sbagliato, questo principio, a oscillazioni del pendolo di qualsiasi ampiezza.  
(Valerio Maggi)
(Valerio Maggi)

Versione delle 14:49, 19 ott 2006

Il pendolo, detto anche pendolo semplice, è un sistema fisico molto semplice, costituito da un filo inestensibile e da una massa m fissata alla sua estremità. I primi esperimenti fatti su tale sistema risalgono a Galileo Galilei, che ne ha anche descritto dettagliatamente il moto. Tale sistema può essere studiato molto semplicemente andando ad esaminare il tipo di moto che la massa, sottoposta alla forza di gravità, compie. La massa in questione oscilla, lungo una traiettoria circolare. (Ceragioli Timothy)

IL PENDOLO Le oscillazioni di un pendolo, purché non troppo ampie, sono un fenomeno periodico molto regolare. Galileo Galilei (1564-1642), intuì la caratteristica essenziale dei moti pendolari nel 1583, probabilmente osservando l'oscillazione di un lampadario nel duomo di Pisa: la durata di quelle lente oscillazioni, che misurò con il battito del polso, rimaneva immutata, nonostante la loro ampiezza diminuisse sempre di più. Gli esperimenti al riguardo, ripresi da lui in modo sistematico nel 1602, lo condussero a formulare il principio dell'isocronismo delle piccole oscillazioni del pendolo: se il pendolo viene spostato (al massimo) di qualche grado dalla verticale, l'oscillazione è indipendente dall'ampiezza. Galileo estese poi, in modo sbagliato, questo principio, a oscillazioni del pendolo di qualsiasi ampiezza. (Valerio Maggi)

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