Robert Faurisson
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La loro opera è pubblicata nel "Rapporto Leuchter", messo in discussione dagli studi di Jean Claude Pressac, storico francese autore di lavori sui meccanismi di sterminio nei campi hitleriani,che reputa su 470.000 la cifra esatta dei morti di Auschwitz,nonostante apportò una modifica alla lapide commemorativa che prima riportava la cifra di 4 milioni di vittime,e dal 1990 ne riporta 1,5 milioni. | La loro opera è pubblicata nel "Rapporto Leuchter", messo in discussione dagli studi di Jean Claude Pressac, storico francese autore di lavori sui meccanismi di sterminio nei campi hitleriani,che reputa su 470.000 la cifra esatta dei morti di Auschwitz,nonostante apportò una modifica alla lapide commemorativa che prima riportava la cifra di 4 milioni di vittime,e dal 1990 ne riporta 1,5 milioni. | ||
In Francia, a causa delle sue posizioni revisioniste, è stato interdetto dall'insegnamento e da ogni mezzo di comunicazione di massa. | In Francia, a causa delle sue posizioni revisioniste, è stato interdetto dall'insegnamento e da ogni mezzo di comunicazione di massa. | ||
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Versione delle 09:27, 12 feb 2007
Robert Faurisson (25 gennaio 1929) storico francese, ex professore di lettere presso l'Università di Lione 2 e attualmente capofila del negazionismo internazionale. Convinto assertore di tutte e 3 le tesi negazioniste: 1.non è mai esistito un piano preordinato di sterminio degli ebrei; 2.non sono stati sterminati 6 milioni di ebrei ma un numero molto inferiore; 3.non sono mai esistite camere a gas, Ha convogliato il suo interesse prevalentemente su quest'ultimo punto. Si è avvalso a tal proposito della collaborazione di Fred Leuchter, nel tentativo di dimostrare "scientificamente" l'inesistenza delle camere a gas. La loro opera è pubblicata nel "Rapporto Leuchter", messo in discussione dagli studi di Jean Claude Pressac, storico francese autore di lavori sui meccanismi di sterminio nei campi hitleriani,che reputa su 470.000 la cifra esatta dei morti di Auschwitz,nonostante apportò una modifica alla lapide commemorativa che prima riportava la cifra di 4 milioni di vittime,e dal 1990 ne riporta 1,5 milioni. In Francia, a causa delle sue posizioni revisioniste, è stato interdetto dall'insegnamento e da ogni mezzo di comunicazione di massa.
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