Vele e cannoni:capitolo primo

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Verso la fine del Quattrocento il Portogallo era diventato un ottimo mercato di cannoni. I re  portoghesi, oltre che le armi da fuoco, fecero venire dall'estero anche artiglieri e fonditori di cannoni; le notevoli importazioni di rame facevano pensare al sorgere di un' industria locale che rimase di modeste proporzioni. Comunque il Portogallo dipese sempre molto dalle forniture estere. I cannoni di navi portoghesi erano prevalentemente fiamminghi o tedeschi.<br>Nella seconda metà del seicento il Portogallo andò in crisi perché crollò il suo maggiore fornitore.<br> (Ambra Viviani)
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Versione delle 11:34, 22 apr 2009

Voce principale: Vele e Cannoni

Indice

Situazione europea

Spagna

Portogallo

Verso la fine del Quattrocento il Portogallo era diventato un ottimo mercato di cannoni. I re portoghesi, oltre che le armi da fuoco, fecero venire dall'estero anche artiglieri e fonditori di cannoni; le notevoli importazioni di rame facevano pensare al sorgere di un' industria locale che rimase di modeste proporzioni. Comunque il Portogallo dipese sempre molto dalle forniture estere. I cannoni di navi portoghesi erano prevalentemente fiamminghi o tedeschi.
Nella seconda metà del seicento il Portogallo andò in crisi perché crollò il suo maggiore fornitore.
(Ambra Viviani)

Olanda

L'Olanda,come afferma Cipolla fu <<Il vero catalizzatore dello sviluppo continentale>>(2) in quanto favorì lo sviluppo di fonderie in altri paesi come la Svezia,la Germania e la Russia.
C'è da valutare che in un primo momento,tra il 1560 e il 1600,gli olandesi si affidarono all'importazione di cannoni inglesi per esigenze interne come le continue guerre contro gli spagnoli e la sua espansione marittima.L'importazione dei cannoni inglesi venne meno però quando la regina Elisabetta adottò un'economia di tipo protezionista (1574) sebbene fosse nato un mercato di contrabbando di cannoni propio in questo periodo.L'importazione cessò invece quando l'Inghilterra si trovò in grandi difficoltà economiche alla fine del '500 (vedi crisi del combustibile inglese pg.33-34 del saggio).
Successivamente,nel corso del 17°secolo,gli olandesi iniziarono a produrre cannoni in duplice base:la prima,in Olanda,dove nacquero fonderie di cannoni in bronzo (il rame lo importava dalla Svezia e Giappone e lo stagno invece dall'Inghilterra e Germania)e la seconda,all'estero nei paesi precedentemente citati,dove si producevano cannoni in ferro colato.
(Leonardo Albertini)

Inghilterra

Germania

Svezia

La Svezia aveva abbondanti riserve di minerali, foreste e corsi d’acqua, sufficienti per una buona produzione di cannoni; ai tempi di Gustavo Vasa (1523-60) si ebbero le prime manifatture per la produzione di armi da fuoco. Riguardo la produzione di cannoni vi furono tre fasi, nella prima si ebbe una produzione di cannoni in ferro battuto, nella seconda in bronzo, nella terza in ferro colato. I cannoni in ferro fuso del 1560 probabilmente furono solo degli esperimenti, mentre dal 1568 si ebbe una vera produzione in quanto esistono testimonianze in merito. Dal punto di vista applicativo queste armi non erano efficienti, ciò fu forse dovuto alla scarsa manodopera specializzata presente in Svezia, alla mancanza di capitale e di capacità imprenditoriale. Intervennero in Svezia gli Olandesi, che con la loro organizzazione commerciale, con il loro capitale e la manodopera specializzata, portarono la Svezia ad essere uno dei paesi d’avanguardia nella produzione di armamenti. Gli Olandesi volevano dalla Svezia cannoni in ferro, già nel 1615 ne avevano richiesti 400; la domanda degli Olandesi crebbe sempre più, permettendo così all’industria svedese di svilupparsi adeguatamente. La Svezia esportava cannoni in un anno sufficienti ad armare una flotta o mezza dozzina di poderose squadre.
(Alessandra Simonini)

Italia

Russia

In Russia lo sviluppo delle fonderie di cannoni avvenne dal 1630 grazie agli olandesi, che impiantarono a Tula, vicino Mosca, delle fonderie.
Essendo ancora un paese in cui c'era ancora la servitù della gleba, era abbondante la manodopera non specializzata impiegata per i rifornimenti di combustibile, mentre mancava quella specializzata. Nonostante gli incoraggiamenti di denaro da parte dello stato riguardò le fonderie, il risultato non fu per niente eccellente, infatti, i prodotti non solo venivano venduti ad un prezzo bassissimo, ma erano anche di scadente qualità.

(ALESSANDRA SIMONINI)

Tipi di cannoni

Ferro battuto

Bronzo

Cuoio

Ferro colato

Citazioni

300-400

  • <<gli artiglieri per mostrar la loro arte
    tiravan pietre grosse e numerose
    battendo la città in ogni sua parte
    ma grazie a Dio e alla dolce Maria
    non fu scalfito né uomo né donna né bambino
    ma le case soffrirono gran danno.
    Santa Barbara, quello sì che era un fracasso
    quando sasso batteva contro sasso.>>
    Citazione a pagina 12 di un poeta del 1346

    Questa citazione è molto importante perché attraverso le parole di un poeta si riesce a capire quanto le bombarde inizialmente causavano morte; infatti nella poesia viene detto che i danni, provocati dalle pietre lanciate da queste armi, si ripercuotevano solo sugli edifici, senza uccidere alcuno.
    Si intuisce il fatto che nel 1350 i cannoni non erano efficaci e quindi poco utilizzati.
    (Simonini Alessandra)
    Il poeta che ha scritto questa poesia voleva riprodurre l'effetto delle pietre sparate dai cannoni quando battevano contro le abitazioni provocando un forte rumore.
    (Pieruccioni Viola)

400-500

  • <<le bombarde che per tutta l'Italia s'adoperavano nell'oppugnazioni delle terre erano grossissime[...]e con grandissima difficoltà si conducevano[...]Ma i franzesi,fabbricando pezzi molto più espedienti nè dall'altro che di bronzo,i quali chiamavano cannoni,e usando palle di ferro[...]usando ancora questo più tosto diabolico che umano instrumento[...]>>.
    Vedi pg.14 del saggio(cfr.Guicciardini,Storia d'Italia,vol.1,cap.2,1562,Firenze).(1)

    Qui Guicciardini a differenza delle citazioni precedenti fa un analisi storica dell'artiglieria francese rispetto a quella italiana nell'occasione dell'occupazione di Carlo VIII nel 1494.I 'cannoni' francesi si ricaricavano più velocemente e si potevano trasportare su carretti trainati da cavalli,sparavano palle di ferro e non più di pietra.Guicciardini inoltre fa un commento personale dicendo che i cannoni erano uno strumento più diabolico che umano.Questa citazione serve per spiegare il rapido sviluppo tecnologico dell'artigieria di campagna,soffermandosi su quella francese,a partire dalla fine del 15°secolo.
    (Leonardo Albertini)

500-600

  • <<soleva spendere molto denaro nella costruzione di velieri muniti di cannoni. Essendo egli maestro in ogni attività ed espertissimo in fatto di artiglieria, per proteggere le coste con maggior sicurezza e minor spesa, dopo molti tentativi scoprì e indicò il modo in cui molti cannoni potevano essere situati a bordo delle caravelle e sparare così basso da far scivolare i proiettili sul pelo dell’acqua. Egli fu il primo a fare questa scoperta. Poche sue caravelle potevano obbligare alla resa molte e grosse navi perché erano fornite di un gran numero di cannoni e nel contempo erano anche piccole e altamente manovrabili sicché i grossi vascelli potevano difficilmente colpirle; e per molto tempo le caravelle del Portogallo furono temutissime sui mari.>>
    Citazione a pagina 45 di Garcia de Resende (1470-1536) riguardo l’uso dei cannoni da parte di Giovanni II, re del Portogallo.

    Il re spendeva molto denaro per costruire velieri muniti di cannoni, che sparavano sul pelo dell’acqua, così da render le coste più protette con una minor spesa.
    In attacco queste caravelle molto potenti, in difesa altrettanto perché essendo piccole non riuscivano ad essere colpite dai grossi vascelli.
    Questo rese le caravelle portoghesi molto forti e temute sui mari.
    Con questa citazione l’astuzia del sovrano spagnolo è ben visibile, ha investito più soldi, ma in meno navi, risparmiando rispetto all’acquisto di un maggior numero di navi di minor valore, guadagnando inoltre in protezione e nella supremazia sui mari.
    (Alessandra Simonini)

600-700

  • <<Gli arsenali antichi sono un caos di artiglieria confusa,indistinta,sproporzionata;a gran pena si trovano nomi abbastanza per distinguerla, ne ci è vocabolo di serpente,fiera o di uccello che nn sia stao appropriato a qualche pezzo. Ognuno, o principe,o generale o fonditore ha voluto inventare a capriccio nuovi calibri e nuove dimensioni.>>
    vele e cannoni pag. 15, XVII secolo


    Con questa citazione di Raimondo Montecuccoli l'autore del libro vuol sottolineare la situazione ed il contesto in cui nascevano i primi cannoni. Emerge infatti che chiunque potesse permetterselo,dal principe al fonditore,inventava nuovi tipi di cannoni differenti tra loro per calibro,mettendotte in luce il desiderio diapparire e di distinguersi dei potenti dell'epoca.
    (Lorenzo Pancetti)
    Questa citazione ci fa capire il caos che c'era nel cinquecento a causa delle svariate forme delle armi, perchè chi voleva un' arma la fabbricava andando dietro alla propria fantasia. Montecuccoli dice che c'erano talmente tante armi con tante forme diverse, che non si riusciva a trovare dei nomi appropriati per riconoscerle.
    (Ambra Viviani)
    Questa citazione è senza dubbio più dettagliata riguardo alla situazione degli arsenali, si capisce che la produzione di cannoni non era organizzata, in quanto non c’erano modelli precisi da seguire, ma queste armi venivano costruite seguendo un capriccio, che spesso non portava i risultati migliori.
    (SimoniniI Alessandra)

Tesi

Dati vari

TABELLA A PAGINA 34

È riportato l’indice generale dei prezzi con il quale si confronta l’effettivo prezzo del carbone di legna durante il periodo 1560-1670.
Questi dati non vanno presi con troppa sicurezza, perché non sono assoluti, ma soprattutto si riferiscono soltanto ad una regione, il Weald.
L’occhio cade subito su l’aumento di prezzo che si ebbe nell’indice generale e che nell’effettività diventò molto “palpabile”; il prezzo del carbone di legna arrivò ad essere maggiore dell’indice anche del doppio e più.
Ciò fa capire che nel periodo era in corso una vera e propria crisi dei combustibili.
C’è inoltre da dire che l’Inghilterra era già abbondantemente disboscata e scarseggiava di legname e che proprio per salvaguardare il combustibile fu indetto un periodo di proibizionismo nel 1570.
Inevitabilmente il prezzo del carbone da legna, sempre più richiesto, crebbe notevolmente dal 1630 rispetto all’indice generale dei prezzi, generando una vera e propria crisi.
(Alessandra Simonini)

Note

1-Per approfondire Storie d'Italia di Guicciardini: http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_d%27Italia_(Guicciardini)
2-pg.26 Vele e cannoni

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