Discussione:Ambito dell’astronomia.

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Il lavoro di '''''Galileo''''' continua quindi nella raccolta di indizi favorevoli al sistema copernicano, indizi ricavati essenzialmente da questioni di meccanica (pendolo, piano inclinato, moto di proiettili ....). Ma al di là di resoconti epistolari, Galileo non pubblica nulla in proposito per il momento (la gran parte delle ricerche di questo periodo troveranno posto nell'ultima sua opera, "Discorsi intorno a due nuove scienze" del 1638). Evidentemente quanto andava elaborando non gli sembrava avere un significato tale da poter impostare su di esso una rivendicazione di correttezza per il sistema copernicano.
Il lavoro di '''''Galileo''''' continua quindi nella raccolta di indizi favorevoli al sistema copernicano, indizi ricavati essenzialmente da questioni di meccanica (pendolo, piano inclinato, moto di proiettili ....). Ma al di là di resoconti epistolari, Galileo non pubblica nulla in proposito per il momento (la gran parte delle ricerche di questo periodo troveranno posto nell'ultima sua opera, "Discorsi intorno a due nuove scienze" del 1638). Evidentemente quanto andava elaborando non gli sembrava avere un significato tale da poter impostare su di esso una rivendicazione di correttezza per il sistema copernicano.
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Pieraccini Diego

Versione delle 09:20, 17 ott 2006

Il cannocchiale è uno strumento ottico per l'osservazione di oggetti lontani. Il primo cannocchiale fu costruito in Olanda nel 1608, dall'occhialaio Hans Lippershey. Galileo Galilei, informato della scoperta nel 1609, costruì eccellenti cannocchiali e li utilizzò in particolare per l'osservazione dei corpi celesti. Successivamente Giovanni Keplero migliorò ancora il cannocchiale di Galileo costruendo un cannocchiale astronomico, sulla base del quale il moderno telescopio è costruito.

Il lavoro di Galileo continua quindi nella raccolta di indizi favorevoli al sistema copernicano, indizi ricavati essenzialmente da questioni di meccanica (pendolo, piano inclinato, moto di proiettili ....). Ma al di là di resoconti epistolari, Galileo non pubblica nulla in proposito per il momento (la gran parte delle ricerche di questo periodo troveranno posto nell'ultima sua opera, "Discorsi intorno a due nuove scienze" del 1638). Evidentemente quanto andava elaborando non gli sembrava avere un significato tale da poter impostare su di esso una rivendicazione di correttezza per il sistema copernicano.

Pieraccini Diego

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