Esiodo: Vita

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Teogonia
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L'opera poetica, in esametri, racconta l'origine del mondo (nella prima parte  si tratta di una cosmogonia) e la nascita degli déi (questa è la vera e propria teogonia).  
L'opera poetica, in esametri, racconta l'origine del mondo (nella prima parte  si tratta di una cosmogonia) e la nascita degli déi (questa è la vera e propria teogonia).  
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Dopo un prologo, in cui Esiodo racconta come avvenne la sua investitura poetica (questo tipo di prologo, detto anche "ascreo" o "esiodeo", sarà ripreso in seguito da altri poeti, per es. da Callimaco nella sua opera di elegie, intitolata "Aitia"), il poeta racconta che in origine fu il Caos, da cui nacquero Gea, Oceano ... Da Gea, per partenogenesi nacque Urano; da Gea e Urano nacquero i Titani, i Giganti e i Centimani. Urano ricacciava nel ventre della Terra (Gea) tutti i figli che generava, ma
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Dopo un prologo, in cui Esiodo racconta come avvenne la sua investitura poetica (questo tipo di prologo, detto anche "ascreo" o "esiodeo", sarà ripreso in seguito da altri poeti, per es. da Callimaco nella sua opera di elegie, intitolata "Aitia"), il poeta racconta che in origine fu il Caos, da cui nacquero Gea, Oceano ... Da Gea, per partenogenesi nacque Urano; da Gea e Urano nacquero i Titani, i Giganti e i Centimani. Urano ricacciava nel ventre della Terra (Gea) tutti i figli che generava; alla fine Gea, non potendone più, riunì i figli e chiese loro di aiutarla a vendicarsi di Urano; nessuno dei figli accettò, tranne Crono, cui la madre diede una falce. Con questa Crono tagliò i genitali del padre e li scagliò in mare: dal sangue di questi nacquero le Erinni, dalla spuma Afrodite. Crono sposò poi Rea; anche lui fu un padre dispotico: ingoiava tutti i figli che nascevano, finché Rea decise di partorire l'ultimo figlio nell'isola di Creta e di dare a Crono, anziché il figlio in fasce, una pietra. Così il figlio, Zeus appunto, fu salvo e, una volta divenuto adulto, spodestò il padre, costringendolo a vomitare tutti i figli che aveva ingoiato.

Versione delle 16:50, 9 feb 2009

Esiodo: Vita

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Teogonia L'opera poetica, in esametri, racconta l'origine del mondo (nella prima parte si tratta di una cosmogonia) e la nascita degli déi (questa è la vera e propria teogonia). Dopo un prologo, in cui Esiodo racconta come avvenne la sua investitura poetica (questo tipo di prologo, detto anche "ascreo" o "esiodeo", sarà ripreso in seguito da altri poeti, per es. da Callimaco nella sua opera di elegie, intitolata "Aitia"), il poeta racconta che in origine fu il Caos, da cui nacquero Gea, Oceano ... Da Gea, per partenogenesi nacque Urano; da Gea e Urano nacquero i Titani, i Giganti e i Centimani. Urano ricacciava nel ventre della Terra (Gea) tutti i figli che generava; alla fine Gea, non potendone più, riunì i figli e chiese loro di aiutarla a vendicarsi di Urano; nessuno dei figli accettò, tranne Crono, cui la madre diede una falce. Con questa Crono tagliò i genitali del padre e li scagliò in mare: dal sangue di questi nacquero le Erinni, dalla spuma Afrodite. Crono sposò poi Rea; anche lui fu un padre dispotico: ingoiava tutti i figli che nascevano, finché Rea decise di partorire l'ultimo figlio nell'isola di Creta e di dare a Crono, anziché il figlio in fasce, una pietra. Così il figlio, Zeus appunto, fu salvo e, una volta divenuto adulto, spodestò il padre, costringendolo a vomitare tutti i figli che aveva ingoiato.

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