Vele e Cannoni

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A partire dal 15°secolo ci fu un miglioramento sia delle tecniche di navigazione(del sistema di velatura,della manovrabilità delle navi) sia della tecnica militare(questo con lo svilupparsi di un'artiglieria sempre più potente).Riguardo alle tecniche di navigazione ci furono importanti innovazioni come la bussola,le carte nautiche,l'astrolabio oltre che a rendere le navi sempre più manovrabili grazie all'utilizzo di un unico timone posteriore in sostituzione di 2 timoni laterali.Per quello che riguarda il sistema di velatura,in seguito ai contatti della marineria mediterranea con quella nordica,sulle navi venivano utilizzate sia le vele latine sia quelle quadre che combinate insieme permettevano di sfruttare ogni tipo di vento.(Leonardo Albertini)                      VEDI DISCUSSION  la ffacio il la ricerca con te. Alessandra Simonini
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A partire dal 15°secolo ci fu un miglioramento sia delle tecniche di navigazione(del sistema di velatura,della manovrabilità delle navi) sia della tecnica militare(questo con lo svilupparsi di un'artiglieria sempre più potente).Riguardo alle tecniche di navigazione ci furono importanti innovazioni come la bussola,le carte nautiche,l'astrolabio oltre che a rendere le navi sempre più manovrabili grazie all'utilizzo di un unico timone posteriore in sostituzione di 2 timoni laterali.Per quello che riguarda il sistema di velatura,in seguito ai contatti della marineria mediterranea con quella nordica,sulle navi venivano utilizzate sia le vele latine sia quelle quadre che combinate insieme permettevano di sfruttare ogni tipo di vento.(Leonardo Albertini)                       
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Versione delle 06:40, 30 mag 2009

Vele e Cannoni è un libro di storiografia il cui autore è Carlo Maria Cipolla (1922-2000), storico italiano specializzato in storia economica. Il libro di cui stiamo trattando è la versione pubblicata nel 2003 e la casa editrice è Il Mulino. (Fabbri Dario)(((da ampliare)))

Indice

Premesse

(((cosa ci si aspetta dal libro)))

Prologo

Il prologo del saggio storico è così strutturato:citazioni,informazioni,confutazione delle interpretazioni del passato,domande e infine il problema.
(Leonardo Albertini)
Il prologo é mirato a far risaltare l'inefficienza sia dei metodi di navigazione che di quelli di combattimento navale e terrestre dell'Europa del medioevo in modo da rendere spontanee le tre domande che pone alla fine di questo.
(Riccardo Graziani)

Domande iniziali


Le domande principali da cui l'autore del saggio parte per fare la ricerca sono:

prima

Perché l'Europa del Rinascimento riuscì là dove gli europei dei secoli tredicesimo e quattordicesimo fallirono?(1)

seconda

Gli sviluppi economici e tecnologici che resero possibile l'Era di Vasco da Gama contribuirono anche a modificare l'equilibrio di forze europeo?(1)

problema

Il problema formulato da Cipolla invece è dire come da una situazione difensiva e di debolezza dell'Europa si è passati a una espansione audace e aggressiva da parte della stessa.(1)
(Leonardo Albertini)

Risposte


prima

A partire dal 15°secolo ci fu un miglioramento sia delle tecniche di navigazione(del sistema di velatura,della manovrabilità delle navi) sia della tecnica militare(questo con lo svilupparsi di un'artiglieria sempre più potente).Riguardo alle tecniche di navigazione ci furono importanti innovazioni come la bussola,le carte nautiche,l'astrolabio oltre che a rendere le navi sempre più manovrabili grazie all'utilizzo di un unico timone posteriore in sostituzione di 2 timoni laterali.Per quello che riguarda il sistema di velatura,in seguito ai contatti della marineria mediterranea con quella nordica,sulle navi venivano utilizzate sia le vele latine sia quelle quadre che combinate insieme permettevano di sfruttare ogni tipo di vento.(Leonardo Albertini)



Una possibile risposta alla domanda è che gli europei ardevano dal desiderio di scoprire nuovi territori oltre a quelli che già erano ormai noti a tutti i naviganti e che con l'avvento di nuove tecniche di navigazione e anche con l'introduzione di nuove imbarcazioni e quindi di nuovi materiali, resero possibili traversate di oceani molto vasti.
(Simone Giorgi)

seconda

problema

(((immettere risposte)))


Argomenti

Capitolo primo

Questo capitolo parla prevalentemente della storia e dell' evoluzione dell' artiglieria navale e terrestre dal suo esodo fino a metà del XVII secolo.
Inizialmente queste armi erano prodotte in bronzo e ferro battuto, le prime sono state considerate le migliori per molti secoli perché avevano una lunga vita operativa egrande leggerezza senza contare che non arrugginivano, mentre i contemporanei cannoni di ferro erano consderati armi molto scadenti perche pesanti pericolose e facilmente deteriorabili.
(Riccardo Graziani)
Per la costruzione di queste armi da fuoco vengono introdotti nuovi tipi di materiali importati da altri paesi europei ma anche nuovi tipi di fusione del ferro
(Giorgi Simone)
per approfondire vedi voce Capitolo primo

Capitolo secondo

(((immettere paragrafo)))

Altro

Personaggi storici

Basilio Bessarione

Basilio Bessarione nasce a Trebisonda,in Grecia,il 2 Gennaio del 1402.Lo troviamo citato nel libro "Vele e Cannoni" nella prima pagina del prologo,dove descrive l'assedio di Costantinopoli,avvenuto il 28 Maggio 1453 ad opera dei turchi. Cipolla sceglie non a caso la sua citazione,Bessarione era infatti una persona molto influente ed importante per l'epoca;studioso soprattutto di filosofia,in particolare di Platone,si decica principalmente alla traduzione dei testi greci e alla raccolta di numerosi manoscritti.Bessarione è riconosciuto dall'autorità ecclesiastica più volte,dalla quale riceve numerose cariche(vescovo di Sabina,arcivescovo di Nicea,patriarca di Gerusalemme,titolare della chiesa dei Santi Dodici Apostoli),nel 1453 e negli anni seguenti si adoperò a soccorrere i dotti bizantini in fuga da Costantinopoli e a salvare una moltitudine di opere mai pervenute in Occidente.Muore il 18 Novembre del 1472 a Ravenna,la sua salma viene trasportata a Roma e tumulata nella cappella della chiesa dei Santi Dodici Apostoli. ((Lorenzo Pancetti))

dati tecnici


dati chimici

(((immettere dati)))

dati fisici

Il calibro dei cannoni si esprime con un rapporto es.55/66 dove il primo numero esprime la larghezza della canna mentre il secondo esprime il numero delle volte che la larghezza stà nella lunghezza, in questo caso la canna sarà larga 55mm e lunga 66 volte 55.
Quindi se confrontiamo un cannone 50/18 e un 50/80 entrambi useranno proiettili da 55mm con la stessa area d' impatto ma la velocità iniziale del primo sarà molto bassa,il che gli consente di fare tiri molto curvi ideali per colpire dietro ostacoli e gli attribuisce la denominazione obice, mentre la velocità iniziale del secondo sarà molto più alta perche il proiettile verrà sospinto piu a lungo dai gas prodotti dall' esplosione delle polveri ,questi cannoni hanno il tiro rettilineo e sono ideali per sfondare e sono detti cannoni lunghi o cannoni a tiro diretto e per via della loro potenza d'impatto e la loro precisione sono da sempre i modelli maggiormente usati sulle navi.
In base a questo si può dire che la velocità iniziale di un proiettile dipende dalla lunghezza della canna in proporzione alle sue dimenzioni, in pratica se si hanno due cannoni uno da 20/30 e uno da 50/30 nonostante hanno in proporzione la stessa lunghezza la velocità iniziale e la gittata del secondo saranno comunque superiori ma se allunghiamo il primo fino a fargli raggiungere la lunghezza del secondo la velocità iniziale e la gittata potrebbero arrivare a egualiare se non superare quelle del secondo ma rimarrebbe invariato il peso de proiettile quindi la sua area d'impatto.
(Riccardo Graziani)

voci correlate

Vele e cannoni:capitolo primo
Vele e cannoni:capitolo secondo
Regole per la ricerca delle fonti

Note

1-Per le domande e il problema formulato vedi pg.10 del prologo.(Leonardo Albertini)

Strumenti personali