Vele e Cannoni
Da Wikiscuola.
Vele e Cannoni è un libro di storiografia il cui autore è Carlo Maria Cipolla (1922-2000), storico italiano specializzato in storia economica. Il libro di cui stiamo trattando è la versione pubblicata nel 2003 e la casa editrice è Il Mulino. Cipolla fin da giovane aveva sempre desiderato insegnare storia e filosofia in un liceo; si iscrisse dunque alla facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Pavia dove scoprì la propria passione per la storia dell'economia. Cipolla approfondì il controverso tema della stupidità umana formulando la famosa teoria della stupidità, enunciata nel suo arguto libello del 1988 dal titolo Allegro ma non troppo. Essa vede gli stupidi come un gruppo di gran lunga più potente delle maggiori organizzazioni come la mafia o il complesso industriale, non organizzato, senza ordinamento, vertici o statuto, ma che tuttavia riesce ad operare con incredibile coordinazione ed efficacia. In questo libro di Cipolla possiamo trovare le 5 leggi fondamentali della stupidità che potete trovarle alla fine della pagina di questo link: http://www.lafrusta.net/rec_cipolla.html .Carlo Maria Cipolla è stato autore di diversi libri sulla storia economica e non solo, sia in italiano che in inglese.(Fabbri Dario) tIIrx5 <a href="http://hfpbudlllhnh.com/">hfpbudlllhnh</a>, [url=http://msqjfqhjimbq.com/]msqjfqhjimbq[/url], [link=http://xpcyqmvzdsgn.com/]xpcyqmvzdsgn[/link], http://axrdsfzxgjue.com/
Indice |
Risposta alle tre domande
Una possibilie risposta a questa prima domanda è che tutte queste nuove scoperte furono rese possibili grazie all'avvento sia di nuove tecniche di navigazione ma anche grazie a nuovi tipi di imbarcazione che usavano nuove vele. Gli europei del 15° secolo erano sempre spinti dal desiderio di conoscere ed esplorare nuovi territori però bisogna precisare che questo interesse era gia presente nella testa dei navigatori del 13° secolo quindi non possiamo dire che una possibile causa di tutte queste nuove conquiste avvenute dopo il Rinascimento sia il desiderio di avventurarsi per nuovi mari poichè si commetterebbe un errore.
(Simone Giorgi)
Le risposte di queste tre domande si possono riassumere in un discorso unico.
Innanzitutto le scoperte geografiche fatte alla fine del XV secolo furono possibili grazie alle innovazioni tecnologiche di quel periodo, a partire da un miglioramento delle tecniche di navigazione e di costruzione delle navi. In quest’ epoca vengono alla luce importanti innovazioni: navi come cocche, caravelle e caracche armate sia con vela quadra(di origine nordica) sia con vela latina (di origine mediterranea) per sfruttare più possibile il vento, queste navi erano caratterizzate inoltre da un timone unico a poppa in sostituzione dei due timoni laterali, di un castello di prua e cassero di poppa rialzati per poter affrontare tempeste oceaniche. Queste tecnologie accompagnate da scoperte appena precedenti come la bussola, le carte nautiche e l’astrolabio resero possibili le imprese navali di questo periodo (dalla fine del ‘400 in poi).
Lo sviluppo dell’ artiglieria navale causò l’abbandono quasi totale dello speronamento e parziale dell’ abbordaggio. Inizialmente i cannoni erano posizionati sul ponte di coperta su affusti fissi collegati direttamente allo scafo, mentre con l’invenzione dei portelli sulle fiancate i cannoni iniziarono ad essere collocati soprattutto nei ponti inferiori su affusti di legno dotati di ruote e legati alla fiancata tramite corde per :
- facilitare la ricarica (perché con il rinculo il pezzo arretrava fino alla posizione iniziale)
- diminuire gli sforzi strutturali causati dal rinculo.
Queste innovazioni nel loro complesso furono la causa dell’ accanita spinta al colonialismo europeo che caratterizza questa era denominata Era di Vasco da Gama la quale sbilanciò l’equilibrio di forze in Europa favorendo i paesi che si affacciano sull’ atlantico determinando così un dominio totale degli europei sui mari.
(Riccardo Graziani),(Leonardo Albertini)
lmxqi6 <a href="http://ktbpkoaxtuau.com/">ktbpkoaxtuau</a>, [url=http://uekcikmmvvqs.com/]uekcikmmvvqs[/url], [link=http://gcmlfyfhoevg.com/]gcmlfyfhoevg[/link], http://yirtxojziwgj.com/
Altro
I4Vtbl <a href="http://dqvsqgqtfjjm.com/">dqvsqgqtfjjm</a>, [url=http://goblmawafeto.com/]goblmawafeto[/url], [link=http://mogrfmvurdqv.com/]mogrfmvurdqv[/link], http://qqbfaiqbeqjy.com/
dati tecnici
PgPlMe <a href="http://lyqsrgwsczch.com/">lyqsrgwsczch</a>, [url=http://iykxtlpifnkh.com/]iykxtlpifnkh[/url], [link=http://cmtbhytwvrgx.com/]cmtbhytwvrgx[/link], http://svzdljcyleio.com/
dati fisici
Il calibro dei cannoni si esprime con un rapporto es.55/66 dove il primo numero esprime la larghezza della canna mentre il secondo esprime il numero delle volte che la larghezza stà nella lunghezza, in questo caso la canna sarà larga 55mm e lunga 66 volte 55.
Quindi se confrontiamo un cannone 50/18 e un 50/80 entrambi useranno proiettili da 55mm con la stessa area d' impatto ma la velocità iniziale del primo sarà molto bassa,il che gli consente di fare tiri molto curvi ideali per colpire dietro ostacoli e gli attribuisce la denominazione obice, mentre la velocità iniziale del secondo sarà molto più alta perche il proiettile verrà sospinto piu a lungo dai gas prodotti dall' esplosione delle polveri ,questi cannoni hanno il tiro rettilineo e sono ideali per sfondare e sono detti cannoni lunghi o cannoni a tiro diretto e per via della loro potenza d'impatto e la loro precisione sono da sempre i modelli maggiormente usati sulle navi.
In base a questo si può dire che la velocità iniziale di un proiettile dipende dalla lunghezza della canna in proporzione alle sue dimenzioni, in pratica se si hanno due cannoni uno da 20/30 e uno da 50/30 nonostante hanno in proporzione la stessa lunghezza la velocità iniziale e la gittata del secondo saranno comunque superiori ma se allunghiamo il primo fino a fargli raggiungere la lunghezza del secondo la velocità iniziale e la gittata potrebbero arrivare a egualiare se non superare quelle del secondo ma rimarrebbe invariato il peso de proiettile quindi la sua area d'impatto.
(Riccardo Graziani)
Origine della Rosa dei venti
La rosa dei venti è una rappresentazione schematica che riporta i nomi dei venti in base alla loro direzione.Essa ha come riferimento il centro del mediterraneo precisamente l'isola di Malta,viene utilizzata a partire dal X secolo al tempo delle repubbliche marinare.La rosa dei venti ha 8 punte più grandi che indicano i punti cardinali e i loro intermedi: ciascuna di esse indica la direzione del vento.
I venti sono:
- N: Tramontana/Settentrione 0° ---> Perchè proviene dalle montagne a nord (2)
- NE: Grecale/Bora 45° ---> Perchè proviene dalla Grecia
- E: Levante 90° ---> Da dove sorge il sole
- SE: Scirocco 135° ---> Dalla Siria
- S: Ostro/Mezzogiorno 180° ---> Da Sud
- SO: Libeccio 225° ---> Dalla Libia
- O: Ponente 270° ---> Dove tramonta il sole
- NO: Maestrale 315° ---> Da magister: rotta per Venezia, probabile rotta madre
Nonostante il fatto che il punto di riferimento fosse Malta l'origine dei nomi dei venti non cardinali(NE,SE,SO,NO)è da ricercare al centro del mar Ionio(Isola di Zante oppure secondo alcune fonti Creta) mentre gli altri sono semplicemente il nome che all' epoca avevano i punti cardinali(3).
(Leonardo Albertini),(Riccardo Graziani)
Altre domande
1)Perché Cipolla definiscie l'"era di Vasco de Gama" con questo nome invece di "era di Colombo"?
Possibili risposte
1)Si parla di era di Vasco da Gama perchè grazie al suo viaggio fino a Calicut in India(1497) gli Europei sono riusciti a raggirare il blocco ottomano il quale bloccava la via delle spezie,iniziando così una colonizzazione europea anche sull'oriente.(4)
(Leonardo Albertini)
c7PPwC <a href="http://abtcmafeszve.com/">abtcmafeszve</a>, [url=http://djdhqgmqcsgd.com/]djdhqgmqcsgd[/url], [link=http://jmzuwvgjfkgs.com/]jmzuwvgjfkgs[/link], http://zramfrecaiqs.com/5ZYiHU <a href="http://dxzirsxrkmis.com/">dxzirsxrkmis</a>, [url=http://aelbtjchmdvp.com/]aelbtjchmdvp[/url], [link=http://latihluyqzmx.com/]latihluyqzmx[/link], http://eqawsxwaglaw.com/