Evoluzione del termine "Cittadinanza"

Da Wikiscuola.

Cittadino è colui che partecipa alla vita pubblica ed è titolare di diritti.Tali diritti di possono suddividere in tre gruppi: Diritti civili- che consistono nelle libertà individuali e nell’eguaglianza di fronte alla legge .Diritti politici- che si riferiscono alla partecipazione politica (diritto di voto, diritto ad essere eletti.Diritti sociali-consistenti nei diritti sindacali, nella diffusione di alcuni servizi assistenziali a copertura di bisogni essenziali

                                          L’evoluzione del termine “cittadinanza”

Antica Grecia:la città è il luogo della politica.Essere cittadino significa risiedere nella città ed essere protagonista delle decisioni politiche.Cittadinanza si identifica con la possibilità di fruire di diritti.

Antica Roma:si allarga l'accezione del termine che viene svincolato dall'idea di residenza nella città. Il cittadino romano è tale in quanto portatore di diritti politici e fiscali indipendentemente dal luogo di nascita e dalla razza.

Durante le invasioni barbariche il termine perde qualsiasi valore.I diritti si riconos cono su base personale ed etnica.

Dall'anno 1000:la città è territorio di nuovi diritti che garantiscono libertà dal diritto feudale ( l'aria della città rende liberi).

Gli Stati nazionali:con la realizzazione di monarchie assolute i diritti si differenzieranno non in base alla residenza ma in base alla classe sociale di appartenenza.

Rivoluzione francese:Il termine unificante ed innovativo sancisce l'uguaglianza di coloro che vivono sul territorio dello Stato e che godono gli stessi diritti civili.La cittadinanza coincide dunque con la nazionalità in quanto il cittadino è portatore di diritti naturali.

Costituzioni della prima metà dell'800:mirano a garantire i diritti civili come l'uguaglianza del cittadino di fronte alla Legge, la garanzia della libertà personale,l'nviolabilità del domicilio,la libertà di parola e di stampa,la libertà di riunione ecc..

Anni tra le due guerre mondiali: si passa da una concezione dello Stato come garante di libertà a quella di Stato che si occupa del benessere dei suoi cittadini (diritti sociali). Nei regimi totalitari avviene una dissociazione tra diritti politici e diritti sociali


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