Vele e Cannoni
Da Wikiscuola.
Vele e Cannoni è un libro di storiografia il cui autore è Carlo Maria Cipolla (1922-2000), storico italiano specializzato in storia economica. Il libro di cui stiamo trattando è la versione pubblicata nel 2003 e la casa editrice è Il Mulino. (Fabbri Dario)(((da ampliare)))
Indice |
Premesse
(((cosa ci si aspetta dal libro)))
Prologo
Il prologo del saggio storico è così strutturato:citazioni,informazioni,confutazione delle interpretazioni del passato,domande e infine il problema.
(Leonardo Albertini)
Il prologo é mirato a far risaltare l'inefficienza sia dei metodi di navigazione che di quelli di combattimento navale e terrestre dell'Europa del medioevo in modo da rendere spontanee le tre domande che pone alla fine di questo.
(Riccardo Graziani)
Domande iniziali
Le domande principali da cui l'autore del saggio parte per fare la ricerca sono:
prima
Perché l'Europa del Rinascimento riuscì là dove gli europei dei secoli tredicesimo e quattordicesimo fallirono?(1)
seconda
Gli sviluppi economici e tecnologici che resero possibile l'Era di Vasco da Gama contribuirono anche a modificare l'equilibrio di forze europeo?(1)
problema
Il problema formulato da Cipolla invece è dire come da una situazione difensiva e di debolezza dell'Europa si è passati a una espansione audace e aggressiva da parte della stessa.(1)
(Leonardo Albertini)
Risposte
prima
seconda
problema
(((immettere risposte)))
Argomenti
Capitolo primo
Questo capitolo parla prevalentemente della storia e dell' evoluzione dell' artiglieria navale e terrestre dal suo esodo fino a metà del XVII secolo.
Inizialmente queste armi erano prodotte in bronzo e ferro battuto, le prime sono state considerate le migliori per molti secoli perché avevano una lunga vita operativa egrande leggerezza senza contare che non arrugginivano, mentre i contemporanei cannoni di ferro erano consderati armi molto scadenti perche pesanti pericolose e facilmente deteriorabili.
(Riccardo Graziani)
Per la costruzione di queste armi da fuoco vengono introdotti nuovi tipi di materiali importati da altri paesi europei ma anche nuovi tipi di fusione del ferro
(Giorgi Simone)
per approfondire vedi voce Capitolo primo
Capitolo secondo
(((immettere paragrafo)))
Altro
Citazioni
- <<Nulla so circa la qualità o la provenienza dei cannoni in ferro che saltarono in aria a Dunquerque.
Ma so che in questo reame si fanno per la prima volta delle armi navali[...]alla fine si otteranno prodotti buoni come quelli che vengono fabbricati nei paesi esteri>>.pag. 38 vele e cannoni
In questa citazione viene riportata una lettera che Colbert srisse al commisario per la marina da guerra di Dunquerque nella quale giustifica l'esplosione di diversi cannoni durante il collaudo dicendo che è la prima volta che si provano a costruire armi navali in questo reame e al primo tentativo è molto difficile che riescano.
Lui comunque da fiducia a questo progetto e sostiene che se si correggeranno gli errori compiuti e riforniremo i fabbricanti di ottimi materiali si arriverà ad ottenere cannoni in grado di competere con quelli stranieri.
Colbert ha speranza a questo progetto e da anima e corpo al fine di ottenere un buon risultato.
(Gaspari Matteo)(((manchi solo tu: metti la data)))
Citazione a pagina 45 di Garcia de Resende (1470-1536) riguardo l’uso dei cannoni da parte di Giovanni II, re del Portogallo.
“soleva spendere molto denaro nella costruzione di velieri muniti di cannoni. Essendo egli maestro in ogni attività ed espertissimo in fatto di artiglieria, per proteggere le coste con maggior sicurezza e minor spesa, dopo molti tentativi scoprì e indicò il modo in cui molti cannoni potevano essere situati a bordo delle caravelle e sparare così basso da far scivolare i proiettili sul pelo dell’acqua. Egli fu il primo a fare questa scoperta. Poche sue caravelle potevano obbligare alla resa molte e grosse navi perché erano fornite di un gran numero di cannoni e nel contempo erano anche piccole e altamente manovrabili sicché i grossi vascelli potevano difficilmente colpirle; e per molto tempo le caravelle del Portogallo furono temutissime sui mari.”
Il re spendeva molto denaro per costruire velieri muniti di cannoni, che sparavano sul pelo dell’acqua, così da render le coste più protette con una minor spesa. In attacco queste caravelle molto potenti, in difesa altrettanto perché essendo piccole non riuscivano ad essere colpite dai grossi vascelli. Questo rese le caravelle portoghesi molto forti e temute sui mari.
Con questa citazione l’astuzia del sovrano spagnolo è ben visibile, ha investito più soldi, ma in meno navi, risparmiando rispetto all’acquisto di un maggior numero di navi di minor valore, guadagnando inoltre in protezione e nella supremazia sui mari.
(ALESSANDRA SIMONINI)
Personaggi storici
(((immettre personaggi storici)))
dati tecnici
dati chimici
(((immettere dati)))
dati fisici
Il calibro dei cannoni si esprime con un rapporto es.55/66 dove il primo numero esprime la larghezza della canna mentre il secondo esprime il numero delle volte che la larghezza stà nella lunghezza, in questo caso la canna sarà larga 55mm e lunga 66 volte 55.
Quindi se confrontiamo un cannone 50/18 e un 50/80 entrambi useranno proiettili da 55mm con la stessa area d' impatto ma la velocità iniziale del primo sarà molto bassa,il che gli consente di fare tiri molto curvi ideali per colpire dietro ostacoli e gli attribuisce la denominazione obice, mentre la velocità iniziale del secondo sarà molto più alta perche il proiettile verrà sospinto piu a lungo dai gas prodotti dall' esplosione delle polveri ,questi cannoni hanno il tiro rettilineo e sono ideali per sfondare e sono detti cannoni lunghi o cannoni a tiro diretto e per via della loro potenza d'impatto e la loro precisione sono da sempre i modelli maggiormente usati sulle navi.
In base a questo si può dire che la velocità iniziale di un proiettile dipende dalla lunghezza della canna in proporzione alle sue dimenzioni, in pratica se si hanno due cannoni uno da 20/30 e uno da 50/30 nonostante hanno in proporzione la stessa lunghezza la velocità iniziale e la gittata del secondo saranno comunque superiori ma se allunghiamo il primo fino a fargli raggiungere la lunghezza del secondo la velocità iniziale e la gittata potrebbero arrivare a egualiare se non superare quelle del secondo ma rimarrebbe invariato il peso de proiettile quindi la sua area d'impatto.
(Riccardo Graziani)
voci correlate
Vele e cannoni:capitolo primo
Vele e cannoni:capitolo secondo
Note
1-Per le domande e il problema formulato vedi pg.10 del prologo.(Leonardo Albertini)