Riscrittura abiura sotto forma di autodifesa di Stella Milazzo

Da Wikiscuola.

AUTODIFESA DI GALILEO GALILEI

Io Galileo, fig.lo del q.Vinc.o Galileo di Fiorenza, non accetto di negare la mia dottrina, poiché ritengo essa giusta ed inequivocabile. Dopo tante ricerche, aver visto, dedotto, accurato mediante formulazioni matematiche e verificato con esperimenti, esposto, descritto e pubblicato le mie scoperte mi rifiuto di smentire l’intero mio lavoro e proprio qui, in questo tribunale riconfermo qualsiasi mia tesi. Come già illustrato nelle mie “Lettere Copernicane” ritengo che l’osservazione scientifica della natura porti a una ricerca, ritengo che la teologia non sia affatto il punto assoluto di partenza e che non abbia il suo ambito ristretto ma che è importante distinguere gli ambiti per le varie discipline. Io considero le Sacre Scritture e le leggi della natura come manifestazioni di Dio Il campo delle Sacre Scritture riguarda l’uomo e la sua salvezza, si propone di istruire gli uomini su questioni sovrannaturali che non possono essere appurate se non per rivelazione. Io non credo che l’ipotesi sia possibile e che la dimostrazione sia addirittura sbagliata, in ogni caso, non si può ammettere una verità inopinabile e derivarne le conseguenti conoscenze ma perseguire per l’esatto contrario, soltanto in questo modo potremo rendere sistematico lo studio dei fenomeni naturali senza farci ingannare da false teorie non sperimentate. Io non stimo che la Sacra Scrittura possa errare ma che più facilmente può sbagliare chi la interpreta, è frequente che attenendosi al significato letterale del testo si confonda e cada in errore. Ribadisco allora che nell’ambito della natura le Sacre Scritture non c’entrano poiché la natura non si cura che le sue ragioni siano comprese dal volgo, inoltre Dio stesso ci ha dotati di sensi e intelletto che ci forniscono dati precisi per comprendere le leggi della natura. Taluni passi dei testi sacri non sempre ci vogliono informare di una realtà, devono essere compresi al di là del loro apparente significato e spiegati dai dotti a chi meno se ne intende. Voi che mi muovete l’accusa di predicare falsa dottrina, voi che mi giudicate veementemente sospetto d’eresia, che maledite la mia opinione “dannata” aprite gli occhi, io apporto ragioni con molta efficacia a favore della mia teoria, vi apporto soluzioni, spiegazioni; come potete essere tanto ciechi d’innanzi a tale verità? Come potete privare il mondo della mia scoperta? Io ho sempre creduto in Dio e nei suoi vangeli, credo adesso e crederò per l’avvenire. Non condannatemi di eresia! Chiedo infine a questo tribunale di giudicare onestamente, di non lasciarsi corrompere dalle assurdità contrapposte alla mia tesi e di ammettere quindi la veridicità dell’eliocentrismo accettando i fatti e le mie ragioni, così come finora ve le ho proposte.

Stella Milazzo Quarta-sta

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