Esortare Perse

Da Wikiscuola.

Esiodo, Opere e Giorni, vv.27-29

"O Perse, mettiti bene in mente ciò, e che la Contesa che gioisce del male non tenga l'animo tuo lontano dal lavoro, spiando le liti, stando attento alla piazza. Breve è il tempo per le liti e le piazze, per colui per il quale in casa non c'è vitto abbondante, frutto di stagione, che la terra produce, il grano di Demetra. Di ciò saziato, accresceresti liti e lotte sui beni altrui; a te non sarà più possibile una seconda volta agire in questo modo; ma, subito, giudichiamo la contesa con retta giustizia, che, ottima, proviene da Zeus. Ormai ci siamo divisi il patrimonio, molti altri beni rubando portavi via, lusingando molto i re divoratori di doni, che vogliono praticare questa giustizia. Sciocchi, neppure sanno quanto la metà sia più del tutto, né quanto grande bene sia nella malva e nell'asfodelo (il nutrimento dei poveri)."

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